La Coltre Guicciardini è una trapunta realizzata in un lino leggero color crema per la parte superiore, in un tessuto più grossolano per la parte posteriore e l’interno è in cotone grezzo. Le figure e le scritte gotiche, in dialetto siciliano antico sono delineate da filo marrone. Dove non ci sono figure, è stata realizzata una fitta trapuntatura con filo color crema, allo scopo di mantenere uniti i due tessuti con l’ imbottitura. La coperta è costruita in tre strisce longitudinali cucite insieme, e misura m. 2,47 per 2,07. La diversa qualità di lavorazione suggerisce che il lavoro sia stato realizzato a più mani.
Presumibilmente narra la storia di Tristano, nipote di Re Marco d’ Inghilterra in guerra con gli Irlandesi, ma sullo scudo di un Cavaliere posto al centro, è riconoscibile lo stemma della famiglia dei Conti Guicciardini. All’epoca le famiglie nobili amavano relazionarsi con figure leggendarie e per questa coperta, evidentemente, fu scelto Tristano per incarnare un nobile Guicciardini. La coperta fu ritrovata nella villa dei Guicciardini a Usella (vicino a Prato) alla fine dell’Ottocento dalla Contessa Maddalena e venne venduta nel 1927 al Museo del Bargello, probabilmente con la volontà di offrirle una conservazione certa, nonché la possibilità di consultazione da parte di studiosi interessati. Se sullo scudo di un cavaliere è perfettamente leggibile lo stemma dei Guicciardini, su quello del Cavaliere che lo fronteggia, si è creduto di leggere quello degli Acciaiuoli. Ne è conseguita negli anni passati l’eventuale suggestiva ipotesi che le coperte fossero state commissionate per celebrare l’unione delle due nobili famiglie in occasione del matrimonio.